A fine gennaio forse sarà visibile ad occhio nudo, ma in questi giorni è già nel mirino dei telescopi amatoriali degli astrofili di tutto il mondo, che fanno a gara per ottenere lo scatto perfetto. Proprio come quello creato dall’americano Dan Bartlett e pubblicato dalla Nasa, il primo a mostrare in dettaglio i vaporosi capelli verdi, la coda di ioni e la lunga coda a ventaglio di polvere.

Scoperta lo scorso 2 marzo dalla Zwicky Transient Facility in California, è una cometa dal lungo periodo. Questo significa che ha un periodo di milioni di anni e che proviene da una zona lontanissima, la nube di Oort, ai più conosciuta come la casa delle comete, il luogo da dove arrivano e dove tornano gli oggetti ghiacciati che noi vediamo come una scia luminosa in cielo. La nube di Oort, ospita circa 100 miliardi di asteroidi e oggetti simili a comete, e avvolge il nostro Sistema Solare come un enorme guscio.

Dal giorno della sua scoperta, la cometa di Neanderthal ha notevolmente aumentato la sua luminosità e si trova a transitare nella costellazione della Corona Boreale nei cieli prima dell’alba. Dal 17 gennaio al 5 febbraio la declinazione sarà così alta che la cometa diventerà circumpolare e raggiungerà la propria distanza minima dalla Terra, di “appena” 42 milioni chilometri quindi sarà visibile nel cielo per tutta la notte a occhio nudo. Il corpo celeste potrebbe essere visibile da tutta Italia in un ambiente abbastanza buio e volgendo lo sguardo verso Nord, in direzione della Stella Polare.
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