La data ricorda il brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo, delle tre sorelle Mirabal. Minerva, Maria Teresa e Patria Mirabal vennero uccise in quel lontano 25 novembre di tanti anni fa per le loro idee politiche e perché reputavano un dovere l’esporsi per sostenerle. Vennero uccise perché la loro sfrontata femminilità, il loro modo di essere donne irritava il regime. Le tre donne vennero malmenate, violentate, strangolate e gettate in un fosso, nel tentativo di far sembrare la loro morte un incidente. È anche in ricordo di quel triplice femminicidio che il 25 novembre di ogni anno è dedicato all’eliminazione della violenza contro le donne.

Dopo tanti anni poco, o nulla, è cambiato. 104 donne vittime di femminicidio in Italia nel 2022. Sono 88 i femminicidi avvenuti in ambito affettivo o familiare. In 52 casi il carnefice è il partner o l’ex, con coltelli o armi da fuoco prevalmentemente, ma anche soffocate e percosse, secondo i dati diffusi dal Viminale. A livello mondiale, secondo l’Onu, ogni ora più di cinque donne e ragazze trovano la morte in famiglia, un femminicidio ogni dodici minuti.
Ma non c’è solo la violenza fisica, le forme di violenza sono tante e differenti. La violenza di genere è un fenomeno ampio che comprende anche le inique condizioni di partenza e le minori possibilità.

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