
Jake e Mary Jacobs sono sposati da 74 anni, ma hanno superato ogni sorta di ostacolo per raggiungere questo fantastico traguardo.
Quando Mary, che è bianca, ha conosciuto Jake, che è nero, erano gli anni ’40 in Inghilterra. Nonostante vivessero in città, Jake era uno dei pochi uomini neri.
Per Mary sarebbe stato facilissimo allontanarsi da lui, ma si era innamorata e avrebbe fatto qualsiasi cosa per rimanere assieme al suo amore, anche dopo che suo padre le ha detto di andarsene.
“Quando ho detto a mio padre che avrei sposato Jake, lui mi ha detto: ‘Se sposi quell’uomo non metterai mai più piede in questa casa’.”
I due si sono conosciuti quando Jake è arrivato da Trinidad durante la guerra e hanno frequentato lo stesso college. Mary studiava dattilografia e stenografia, mentre Jake si addestrava per la Air Force.
Mary, che al tempo viveva in Lancashire, e Jake hanno iniziato a chiacchierare. Lui l’ha colpita con la sua conoscenza di Shakespeare.
Jake e un suo amico hanno invitato Mary e una sua amica per un picnic. Sono stati visti da una signora che passava in bicicletta e che è rimasta scioccata nel vedere due ragazze inglesi assieme a due uomini neri. La donna ha rivelato tutto al padre di Mary. Lui è rimasto scioccato ed ha proibito a Mary di rivedere Jake.
Quando Jake è tornato a Trinidad i due si sono scritti delle lettere, finché lui non è tornato di nuovo in Regno Unito per trovare un lavoro meglio pagato.
Jake ha chiesto a Mary di sposarlo e lei è rimasta sorpresa. Aveva solo 19 anni, ma ha accettato e, quando lo ha rivelato alla sua famiglia, loro l’hanno cacciata.
“Me ne sono andata con solo una piccola valigia. Nessuno della famiglia è venuto al nostro matrimonio celebrato con cerimonia civile nel 1948.”

Mary ha raccontato che suo padre era “inorridito” dal fatto che avesse anche solo considerato l’idea di sposare un uomo nero. Ma non si era resa conto che anche il resto della società la pensava allo stesso modo.
“I nostri primi anni di matrimonio vissuti a Birmingham sono stati un inferno. Piangevo tutti i giorni e mangiavo a malapena. Nessuno voleva parlare con noi, non trovavamo un posto dove vivere perché nessuno voleva dare un affitto a un uomo nero e non avevamo soldi. Mio padre è morto quando avevo 30 anni e nonostante avessimo ripreso a parlare, non ha mai approvato Jake,”
Oggi Mary e Jake sono anziani e vivono nella cittadina di Solihull, a sud di Birmingham. Hanno raggiunto i 74 anni di matrimonio.
Jake ha detto di non avere rimpianti, ma che dice ai giovani ragazzi neri di oggi che non hanno idea di come fossero le cose per lui nell’Inghilterra degli anni ’40.
“Quando sono arrivato in Regno Unito ero vittima di maltrattamenti tutti i giorni. Una volta ero sull’autobus e un uomo mi ha sfregato una mano sul collo e poi mi ha detto: ‘Volevo vedere se veniva via lo sporco. All’epoca era impossibile lavorare in un ufficio, perché un uomo nero in un ufficio assieme a tutte quelle ragazze bianche era ritenuto un pericolo.”
Nonostante tutte le difficoltà, i pregiudizi e i maltrattamenti, i due sono ancora molto innamorati e non rimpiangono di essersi sposati. Dopotutto, hanno trascorso 74 anni di felicità.

La loro storia ormai sta spopolando sul web, ho deciso di parlarne perché trovo che in quest’epoca, dove i femminicidi sono all’ordine del giorno, ci sia bisogno di storie come questa.
Molti, sbagliando, pensano che stare con qualcuno e possederlo siano correlati tra loro. In realtà, c’è un vero e proprio abisso tra questi due concetti. Stare con qualcuno non implica assolutamente il possesso, bisognerebbe tenerlo presente sempre.
Stare con qualcuno significa che possiamo contare su quella persona così speciale che ci sta accanto, senza che lei si senta obbligata a starci vicina. Amiamo e desideriamo quella persona, ma, allo stesso tempo, sappiamo che è libera: ci offre la sua compagnia, ci vuole bene, condivide la sua vita con noi e lo fa in maniera del tutto spontanea. Questo è amore, il resto sono rapporti malati da cui scappare il più velocemente possibile.

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